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  • Immagine del redattoreIsaia Silvano | Daelar Animation

Midori | Shoujo Tsubaki: le viscere dell'orrore

L'opera castrata dell'animatore Hiroshi Harada viene prodotta dal 1987 al 1992 partendo dal soggetto del manga La Ragazza delle Camelie (Shoujo Tsubaki) di Suehiro Maruo. L'arte di Maruo è un sanguinario affresco horror che pianta le radici nel folklore giapponese più grottesco e angosciante, risultato di un onirismo ricercato e inquietante in cui la realtà soccombe sotto le perenni urla strazianti di un incubo senza fine. Shoujo Tsubaki è un manga senza tempo, una catastrofica narrazione di eventi tragici alternati a tavole dai connotati estremi. Il film di Harada ne rappresenta una trasposizione accurata e dettagliata ma infausta e parzialmente perduta negli anni. Nel periodo di pubblicazione, il lungometraggio viene infatti bandito, censurato ed evirato di molte sequenze. Il regista, dunque, impiega cinque anni per la realizzazione di uno storyboard composto da più di cinquemila disegni per poi vedersi congelare il lavoro a opera praticamente conclusa, un processo di menomazione artistica simile a quello messo in atto dall'amministrazione della Walt Disney Company ai danni del celebre quanto sfortunato The Thief and the Cobbler (1993) di Richard Williams. La versione originale di Shoujo Tsubaki viene ritenuta smarrita per più di dieci anni, fino al 2006, quando viene ricostruita dall'azienda Ciné Malta e viene distribuita in dvd in Giappone, negli Stati Uniti d'America e in Francia.



Midori - La Ragazza delle Camelie | Shoujo Tsubaki | Daelar Animation
© Ciné Malta


Suehiro Maruo e Junji Ito sono probabilmente i due mangaka più importanti dell'horror fumettistico orientale moderno. I due autori hanno plasmato i caratteri estremi, allucinogeni e psichedelici del genere, elementi che ancora adesso perdurano nelle opere di questo target nel mondo del fumetto.


Hiroshi Harada, pur risultando meno rilevante per il proprio medium, ovvero l'animazione, è invece un abile tecnico dell'animazione seriale giapponese dalla metà degli anni '70 e quest'unico suo film esprime l'apice delle sue capacità sia manuali, sia inventive. Shoujo Tsubaki, anche per la storia "proibita" che ne ha caratterizzato il mistero negli anni della sua censura e il culto in quelli dopo la sua riscoperta, rappresenta ancora oggi il lungometraggio animato horror più famoso e importante dei primi anni '90. Il film di Harada, infatti, sconvolge per la violenza estrema delle sequenze nonché per una disturbante visionarietà; riscrive le proprietà concettuali ed estetiche del genere dettate negli anni '80 da Yoshiaki Kawajiri, uno dei più importanti registi orientali della storia del cinema d'animazione e, in assoluto, l'artista che assieme a Hiroyuki Kitakubo ha plasmato tutto l'immaginario action-horror dell'animazione giapponese.



Midori - La Ragazza delle Camelie | Shoujo Tsubaki | Daelar Animation
© Ciné Malta


Laddove Kawajiri volgeva lo sguardo verso il perverso (La Città delle Bestie Incantatrici, 1987), il sangue scarlatto e copioso (Ninja Scroll, 1993), la carne umana putrida e deformata in demoniache chimere (Demon City Shinjuku, 1988), Harada - adattando il fumetto di Maruo - si muove verso orizzonti ancora più radicali e aberranti. La dimensione nella quale si muovono le insostenibili violenze, infatti, diventa da fantasy soprannaturale (la caratteristica principale della filmografia di Kawajiri) dialogica tra surrealismo e allegoria; diviene un inno al macabro reale del mondo attraverso le manifestazioni più disgustose e ripugnanti che la mente umana possa concepire.


Mentre il manga originale del 1984 raffigura una versione eru guro - arte figurativa erotica e grottesca giapponese - dei personaggi, l'opera cinematografica che invece più di tutte ha influenzato Shoujo Tsubaki è sicuramente il capolavoro Freaks (1932) di Tod Browning. La trama infatti si sviluppa alla fine dell'Ottocento/nei primi anni del Novecento e narra le disavventure della protagonista Midori in una terrificante compagnia di teatro di rivista, una tipologia di spettacolo che unisce le arti del circo, della danza, della musica e dell'intrattenimento.



Midori - La Ragazza delle Camelie | Shoujo Tsubaki | Daelar Animation
© Ciné Malta


La ragazza è vittima di ogni violenza possibile da parte dei personaggi che la circondano, anche quando essi provano sentimenti benevoli verso di lei. Nel finale l'orrore sembra acquietarsi per poi smascherare il mondo della protagonista, per sempre rimasta vittima dell'incubo che la perseguita e che probabilmente cesserà solamente con la sua morte.


Le maggiori mancanze che si riscontrano in questo coraggioso film, che come pochi altri in Giappone ha saputo presentarsi come estremo senza scadere nel gore frivolo e accondiscendente, sono dettate dalla sua "maledizione", ovvero dal suo processo produttivo e dalla sua successiva manipolazione. Tale storia porta il lungometraggio ad anelare a un reale e recondito spirito sinistro, motivo per il quale già dagli anni '90 è ritenuto un cult occulto, senza però poter godere di una versione integrale completamente restaurata. Infatti, anche nelle ultime edizioni le animazioni rimangono approssimative, la qualità del montaggio spezza diverse sequenze senza continuità, il racconto risulta incompleto e l'audio e le musiche sono ancora pesantemente tagliate o addirittura assenti.

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